giovedì 16 febbraio 2012

MUSEO DI ANTROPOLOGIA

II primo nucleo del Museo di Antropologia, annesso allo stesso Istituto, risale al 1908, quando fu istituita la cattedra di Antropologia nell’Università di Bologna affidata a Fabio Frassetto. Il Museo, dapprima allestito in due sale di Palazzo Poggi in via Zamboni 33, dove aveva sede l’Istituto di Antropologia, fu trasferito nel 1933 assieme all’Istituto in via Selmi in spazi più ampi dove trovarono migliore sistemazione reperti e collezioni acquisite nel corso degli anni mediante acquisti, scambi o donazioni.
Nel 1991, il Museo viene inaugurato con nuovo allestimento e aperto al pubblico.
L’attuale struttura prevede tre sezioni:
“Paleoantropologia e Preistoria”;
“Strumenti antropometrici di interesse storico”;
“Uomo e ambiente”.

Sezione “Paleoantropologia e PreistoriaNumerose bacheche espongono calchi di reperti che documentano le principali fasi evolutive del genere umano dagli Australopiteci ad Homo sapiens sapiens. I numerosi reperti sono accompagnati da ricostruzioni ambientali, immagini e manufatti che permettono di avvicinarsi all’evoluzione dell’uomo negli aspetti biologici e culturali.
Fra i vari reperti si noti lo scheletro dell’australopitecina Lucy di particolare efficacia dal punto di vista didattico. La sezione comprende, inoltre, manufatti e resti umani neolitici attestanti forme rituali (Fornace Cappuccini-Forli), altri reperti di popolazioni del Neolitico, fra cui quelli di Passo di Corvo in Puglia, numerosi manufatti paleolitici ritrovati nella zona di Ozzano Emilia (Bologna) e resti scheletrici della grotta del Farneto (Bologna) e di insediamenti villanoviani della provincia di Bologna. La prima sezione è dotata di un sussidio multimediale - L' Evoluzione dell' Uomo - che permette di avvicinarsi in modo interattivo allo studio della Paleontologia.

Museo di Antropologia

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